Recentemente sui mercati finanziari di tutta Europa, e sui rapporti tra i consulenti e i clienti, si è “abbattuta” la Mifid II, o Mifid 2, una direttiva che – tra gli altri spunti – impone agli operatori di rendere più visibili, e ancora più trasparenti, i costi e gli oneri che l’investitore deve affrontare per poter fruire della consulenza finanziaria, e il peso di tali costi e oneri sul rendimento finanziario dei prodotti acquistati.
Così facendo, anche in Italia si è finalmente riacceso l’importante tema dei costi della consulenza finanziaria e… non è certo un caso! Nel nostro Paese, infatti, i costi che sono associati ai prodotti e ai servizi finanziari sono tra i più alti a livello europeo, e urgono modifiche all’attuale approccio e ai moderni paradigmi per poter arrivare a godere di una migliore efficienza in tal senso.
Peraltro, proprio il tema dei costi e degli oneri assume un maggiore rilievo nel momento in cui le prestazioni del risparmio gestito calano. Gli ultimi anni non sono certamente stati periodi brillanti per il risparmio gestito, con le performance che hanno finito con l’esser state erose in tutto o in buona parte proprio dalle commissioni pagate dai clienti.
La stessa Mifid II stabilisce inoltre che i prodotti siano realizzati sulla base della predisposizione al rischio finanziario, alla capacità di investimento, alle esperienze e alle competenze finanziarie di ogni cliente. Ma cosa c’entra tutto questo con i robo advisory Consob, ovvero sui servizi di consulenza finanziaria che sfruttano l’intelligenza artificiale, e che sono rispettosi delle prescrizioni Consob? E perché si parla sempre più spesso di robo advisor Mifid 2?
Il ruolo dei robo advisor
È abbastanza semplice. Il ruolo dei robo advisor Mifid 2 in questo scenario – sia che si parli di un robo advisor puro sia che si parli di una forma ibrida – permette agli investitori di poter ottenere una consulenza finanziaria sempre più attenta e pianificata.
In altri termini, grazie ai robo advisor frutto delle moderne innovazioni in ottica di intelligenza artificiale da parte della Fintech, oggi la consulenza finanziaria può essere indirizzata con ancora maggiore successo a una platea di potenziali clienti che è più ampia rispetto a quella del passato, quando a fruire di un servizio di consulenza finanziaria erano solamente i patrimoni più ricchi.
Oggi giorno, invece, anche i clienti che hanno dei patrimoni finanziari modesti, intendendo per tali quelli inferiori ai 100 o ai 200 mila euro, possono arrivare a disporre di una consulenza finanziaria approfondita e pianificata grazie ai robo advisor, con questi strumenti che sono oggi posti come alternativa non solamente alla consulenza tradizionale, quanto anche agli strumenti di deposito più semplici, come i conti deposito ad alta (o quasi) remunerazione.
Le caratteristiche tipiche dei robo advisor Mifid 2, con la loro gestione relazionale totalmente automatizzata (si svolge esclusivamente online) hanno permesso a questi strumenti di tagliare i costi e tagliare gli ostacoli relazionali, tanto che oggi giorno chiunque può avere loro accesso pagando delle commissioni estremamente contenute. Un nuovo tassello in un mosaico che sta crescendo anno dopo anno, e che potrebbe avere nel 2020 l’anno di definitiva consacrazione.